Se anche tu hai dei chili di troppo, pensi di avere il metabolismo bloccato e che nulla più possa funzionare con te, leggendo questo articolo troverai probabilmente risposta al tuo dubbio.

Niente disquisizioni tecnico scientifiche e parolone dei delicati meccanismi biochimici che entrano in gioco in questo sistema perfetto che è il corpo umano, desidero invece raccontarti la storia di un uomo che chiameremo Paolo e condividere con te le sue linee guida che potrebbero esserti d’aiuto.

Quando si parla di metabolismo la mente lo associa subito al concetto di dieta… chi pensa che dietro un dimagrimento fallito ci sia come causa un metabolismo bloccato o rallentato alzi la mano!

Ci sono molte persone che pensano di avere il metabolismo bloccato, forse tu sei una di queste.

Il metabolismo è come il carburatore dell’automobile, ha la funzione di elaborare delle materie prime per trarne energia, e in più, poiché il corpo umano è una macchina perfetta, contribuisce anche a costruire i mattoncini che al corpo stesso servono.

Metabolismo bloccato, leggi la storia di Paolo

Paolo è un uomo di 55 anni, molto sensibile, abile e attento nell’instaurare relazioni con gli altri piuttosto che con se stesso, e questo negli anni l’ha portato a mettersi in secondo piano e a perdere la forma fisica, toccando il tetto dei 142 kg, sì hai capito bene centoquarantadue kg. Sebbene al di fuori Paolo fosse rimasto la persona dolce e affabile di sempre, forse puoi immaginare come si sentisse dentro, bloccato in un corpo che non gli apparteneva affatto. Soprattutto Paolo, dopo aver provato fin troppe “soluzioni”, aveva radicata in se una profonda convinzione, quella di “ormai nulla con me funziona perché il mio metabolismo è sballato!”. Risultato, i chili sempre lì come se fossero parte del suo DNA, con qualche raro risultato solo a fronte di grandi sacrifici.

Quando gli ho proposto un percorso di rimessa in forma mi sono dovuta scontrare inizialmente con il suo scetticismo perché ormai era rassegnato, “con me non funziona più niente” mi rispose. La sua apertura è avvenuta quando ha capito che ciò di cui aveva realmente bisogno era prima di tutto una depurazione dell’organismo per fare un “punto zero” e non una dieta, così ha deciso di fidarsi e provare.

Facendo finta che la dieta sia un party e che l’obiettivo sia quello di divertirsi, se ne hai appena finito uno e non ti sei divertito sei d’accordo con me che prima di iniziare un’altra festa dovrai pulire e riordinare l’ambiente? Il nostro percorso non deve essere caratterizzato di privazione, ma di divertimento con l’emozione di un bel risultato come quello ottenuto da un party ben organizzato.

Quindi se anche tu hai deciso di rimetterti in gioco e riprendere in mano la tua forma fisica, crea il tuo punto zero su cui costruire la nuova partenza e misurare i progressi, solo da un foglio bianco potrai pensare di realizzare la tua opera d’arte, altrimenti potresti frustrarti per il risultato inseguito e mancato a causa di assenza di preparazione.

Ebbene, facendo così il risultato ottenuto da Paolo nei soli primi 9 giorni è stato strabiliante e ha stupito pure me con 5,9 chili e 6 cm di giro vita persi. Non sono qui a descriverti il risultato perché probabilmente non potrebbe essere replicato da te, ma per condividere le sue linee guida raccolte da questa esperienza che potrebbero essere utili anche a te.

1) Mangia lentamente cibi a basso indice glicemico. (Evita il cibo emozionale)

2) Allenati costantemente variando la frequenza cardiaca. (Esempio Interval Training o leggi qui 14 motivi per fare attività fisica)

3) Registra ogni giorno i parametri che vuoi migliorare. (Peso e girovita)

Se ti manca la spinta per iniziare, parti da un foglio bianco in cui scrivere il tuo peso o il tuo giro vita come parametro di partenza, anche se mi rendo conto che alle volte è già una sfida salire sulla bilancia per capire dove cavolo siamo finiti. Ricorda che possiamo migliorare solo ciò che possiamo misurare, quindi prendi coraggio e sali sulla bilancia per definire il punto di partenza e quello di destinazione che ti farebbe ritornare con l’autostima a 1.000!!!

Poi chiediti: se potessi cambiare una sola abitudine alimentare, cosa farei di diverso domani rispetto a oggi? Quale cibo potrei eliminare o sostituire con uno più funzionale alla mia perdita di peso?

Ora immagina di avere un serbatoio pieno di energia poco performante che vuoi sostituire con carburante “Top Energy” come lo definirebbe il dott. Luciano Rizzo, come potresti liberare un po’ di spazio? Se il serbatoio della tua macchina è pieno non ti resta che organizzare una bella gita per consumarlo e poi poterlo rifornire di benzina nuova con l’additivo pulisci iniettori… ecco la potenza della terza linea guida.

La sola alimentazione non basta, serve anche il movimento costante come una bella camminata veloce per bruciare la massa grassa, meglio se fatta nella giusta frequenza cardiaca per ottimizzare l’effetto.

Sono contraria alle diete soprattutto quelle dalle grandi promesse in pochi giorni, non esiste la pillola magica, dietro a ogni risultato c’è sempre una pianificazione e un lavoro sullo stile di vita affinché diventi sostenibile nel lungo periodo.

Fissa la tua consulenza gratuita con me, magari potresti essere tu la prossima a celebrare il tuo primo traguardo che segnerà l’inizio della tua trasformazione psicofisica, e chissà quali emozioni potrai vivere riamando il tuo corpo che giornalmente custodisce la tua anima.

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Life Coach | Elena Padovese ironman coach certificato